Data: 24/11/2021
Ora: 20:00
Città: Firenze e Arezzo
Luogo: Teatro del Maggio e Auditorium Centro Affari e Convegni
Fino a 25/11/2021
Direttore: Zubin Mehta
Orchestra: Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Musica: Franz Joseph Haydn
Solista: Mandy Fredrich, soprano - Bernard Richter, tenore - Markus Werba, basso - Veta Pilipenko, mezzosoprano
Zubin Mehta dirige Coro e Orchestra del Maggio in Die Schöpfung Hob:XXI:2, oratorio per soli, coro e orchestra di Franz Joseph Haydn. Le voci soliste sono di Mandy Fredrich, Bernard Richter, Markus Werba e Veta Pilipenko. Il maestro del Coro è Lorenzo Fratini. Due gli appuntamenti in cartellone: mercoledì 24 novembre alle ore 20 al Teatro del Maggio a Firenze e giovedì 25 alla stessa ora nell’Auditorium Centro Affari e Convegni di Arezzo Fiere. Si tratta del primo evento in questa struttura – gestita dalla Fondazione Guido d’Arezzo – che d’ora in avanti verrà dedicata soprattutto alla musica.
Il soprano tedesco Mandy Fredrich è la voce dell’Arcangelo Gabriele e di Eva. Il tenore Bernard Richter, al suo debutto al Maggio Musicale Fiorentino, interpreta l’Arcangelo Uriel. Il doppio ruolo di Adamo/Arcangelo Gabriele è invece affidato al basso/baritono Markus Werba. Completa il cast Veta Pilipenko, mezzosoprano formatasi all’Accademia del Maggio.
La Creazione è il capolavoro di musica sacra – basato sui testi della Genesi e dei Salmi e dal Paradiso Perduto di John Milton – che Haydn compose fra il 1795 e il 1798. Grandi cori, slancio, musica potente e raffinata accompagnano l’ascoltatore attraverso le varie fasi della Creazione biblica. Si va dall’esplosione della prima luce all’aria della creazione dell’uomo. Die Schöpfung è tra l’altro una delle pagine più care a Zubin Mehta, che l’ha affrontata spesso, le ultime due volte al Maggio il 6 ottobre e il 10 novembre 2020. In quest’ultima occasione il concerto fu trasmesso in streaming – ed è ancora disponibile sul sito di “ITsArt”- sulle piattaforme social del Teatro del Maggio e sui canali online dell’Agenzia Ansa, dell’Anfols e dell’Agis.
Foto di Alberto Conti.