Il Trovatore di Giuseppe Verdi apre il Festival d’Autunno del Maggio Musicale fiorentino giovedì 29 settembre alle ore 20 nell’Auditorium Mehta. Sul podio proprio Zubin Mehta, direttore emerito alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio. La regia è affidata a Cesare Lievi.
Altre tre le recite previste in cartellone: il 5 e 7 ottobre alle ore 20 e il 2 ottobre alle ore 15.30. La recita del 7 ottobre è offerta al pubblico con uno sconto del 50% sui biglietti di ogni settore e sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio3.
Tornano inoltre, prima di ogni recita, le presentazioni al pubblico degli spettacoli tenute da Katiuscia Manetta, Maddalena Bonechi e Marco Cosci. Appuntamento nel Foyer della Sala Zubin Mehta e nel Foyer di Galleria della Sala Grande 45 minuti circa prima dell’inizio dello spettacolo.

“Il trovatore è un’opera buia e notturna, tutto avviene di notte o ai primi bagliori dell’alba”, sottolinea il regista. “I personaggi si muovono in un paesaggio desolato, senza futuro, senza vita, imbrigliati in un destino di morte. Tutto sembra già finito e incenerito prima ancora di iniziare. Sembra quasi che Verdi si sia ‘disinteressato’ alla trama per mettere in evidenza le pulsioni nude e crude dei personaggi. Ed è proprio questo groviglio emotivo e pulsionale che ho cercato di mettere in scena. Un groviglio legato a un passato che puntualmente torna. Un passato che porta con sé una forza distruttiva inevitabile. Così ho cercato di offrire una fiaba, genere caro ai romantici, dalle tinte profondamente nere e tragiche ma assolutamente vitale. Quest’opera parla della nostra vita, di noi stessi e del mondo interiore che spesso soffochiamo e reprimiamo.”

L’ensemble di canto è formato da Amartuvshin Enkhbat (Il conte di Luna), María José Siri (Leonora), Ekaterina Semenchuck (Azucena), Fabio Sartori (Manrico), Riccardo Fassi (Ferrando). Completano il cast Caterina Meldolesi (Ines), Alfonso Zambuto (Ruiz), Davide Piva (Un vecchio zingaro) e Joseph Dahdah (Un messo).

Foto di Michele Monasta