Il Maggio di Fuortes: la tradizione del nuovo

Data: 03/01/2025

Città: Firenze

Luogo: Teatro del Maggio

Fino a 04/01/2026

Chiarezza d’intenti e rapidità d’azione sono le caratteristiche più evidenti del nuovo corso impresso da Carlo Fuortes, neo-sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino.

La sua progettualità tiene conto prima di tutto della “tradizione del nuovo” che storicamente definisce l’identità del Festival del Maggio, fin dal 1933 dedito a coniugare l’opera – emblema di tradizione e allo stesso tempo di interdisciplinarità, come Fuortes ha sottolineato – con i linguaggi della contemporaneità. Così nella programmazione del 2025 grandi opere del passato – spesso non rappresentate da tempo a Firenze – e inattese riscoperte saranno messe in scena da registi che stanno contribuendo a rinnovare il teatro, lirico e non solo, mentre il grande repertorio sinfonico verrà riletto da direttori già affermati ma anche da tanti giovani talenti.
Una programmazione di alta qualità capace di parlare a un pubblico più ampio possibile, perché solo la risposta del pubblico legittima il lavoro di un ente pubblico, ha dichiarato il sovrintendente senza mezzi termini.

Quanto alla rapidità d’azione, i numeri parlano da soli: in soli quattro mesi Fuortes è riuscito – grazie a un lavoro di squadra con tutti i settori della Fondazione del Maggio, come ha più volte ribadito – a pianificare tutto il calendario del 2025, scandito da dieci titoli d’opera (con sei nuovi allestimenti), due di balletto e ventisei concerti, oltre a numerose proposte per famiglie, scuole e giovani. Per la prima volta il Teatro del Maggio rende note tutte le attività della Fondazione – il teatro ospiterà anche molte altre iniziative, ha sottolineato il sovrintendente – a cadenza annuale con quattro mesi di anticipo rispetto all’inizio del nuovo anno. Un modo di lavorare che dovrebbe permettere di promuovere al meglio le attività e di risparmiare denaro, per una progettualità all’insegna della sostenibilità e di un ritrovato rapporto con la cittadinanza e non solo.

Grande soddisfazione è stata espressa da Sara Funaro, neo-sindaca di Firenze nonché presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione del Maggio, e da Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, per il nuovo corso che si delinea.

Intanto, a fine anno scade il mandato di direttore principale di Daniele Gatti. Per trovare un nuovo direttore all’altezza del compito ci vuole tempo, ha dichiarato Fuortes, quindi per la nuova nomina bisognerà aspettare il 2026.
Ma veniamo alla programmazione.

Il cartellone d’opera e balletto

Il versante operistico del 2025 prende avvio il 16 febbraio (con tre repliche successive: il 18, il 20 e il 23 ) con la ripresa di Rigoletto, di Giuseppe Verdi, sul podio Stefano Ranzani e la regia di Davide Livermore; tra gli interpreti principali Celso Albelo, Daniel Luis de Vicente/Leon Kim (18), Olga Peretyatko, Alessio Cacciamani, Eleonora Filipponi.

Il 9 marzo (tre repliche successive: 11, 14, 16 marzo) è la volta di Norma di Vincenzo Bellini, opera celeberrima del grande repertorio ma che manca da Firenze dal 1978; sul podio, al suo debutto al Maggio, Michele Spotti. La regia segna anche il debutto del duo franco-belga Moshe Leiser e Patrice Caurier nell’edizione per il Festival di Salisburgo del 2013 riallestita completamente per il Maggio – che traspongono la vicenda dalla Gallia occupata dai romani alla Francia occupata dai nazisti. Tra gli interpreti principali Jessica Pratt, Maria Laura Iacobellis, Mert Süngü, Riccardo Zanellato.

Il Festival si inaugura il 13 aprile (tre repliche successive: 16, 23, 27 aprile), con la messa in scena di Salome di Richard Strauss, che segna due debutti al Maggio: quello di Alexander Soddy sul podio e di Emma Dante alla regia. Alexander Soddy, a cui è affidato anche un concerto nel Festival e un’ulteriore opera in stagione, il Macbeth, fa parte di quella schiera di artisti in netta ascesa all’estero che il Maggio decide di proporre al suo pubblico. Emma Dante promette “una produzione visionaria così come è visionaria quest’opera”. Tra gli interpreti principali Nikolai Schukoff, Anna Maria Chiuri, Allison Oakes, Iain Paterson, Eric Fennell.

Il 25 maggio, con repliche il 28 e 31 maggio, Der Junge Lord brillante e satirica opera di Hans Werner Henze del 1964 con la direzione di Markus Stenz e la regia di Daniele Menghini. Si tratterà della prima volta che in Italia quest’opera viene messa in scena in lingua originale dopo la prima e unica rappresentazione a Roma nel 1965 in italiano. Tra gli interpreti Levent Bakirci, Matteo Falcier,Caterina Dellaere, Andreas Mattersberger, Marina Comparato, Eleonora Bellocci, Antonio Mandrillo.

Chiude il Festival la verdiana Aida (la prima è il 19 giugno e le repliche il 25, 28 e 1 luglio) titolo tra i più celebri del grande repertorio, con la direzione di Zubin Mehta e con la regia di Damiano Michieletto (nell’allestimento della Bayerische Staatsoper di Monaco) che l’ambienta non in Egitto ma in una palestra bombardata che serve da rifugio a profughi di guerra. Gli interpreti principali sono Olga Maslova, SeokJong Baek, Agnieszka Rehlis, Amartuvshin Enkhbat/Leon Kim, Simon Lim, Manuel Fuentes.

Dopo il Festival e la programmazione estiva che verrà successivamente annunciata, il cartellone riprende il 16 settembre con tre repliche il 19, il 21 e il 23, di Les pêcheurs de perles di George Bizet; sul podio il francese Jérémie Roher, altro direttore in grande ascesa, e la regia evocativa di Wim Wenders nell’allestimento della Staastoper Unter der Linden di Berlino; tra gli interpreti Pretty Yende, Javier Camarena, Lucas Meachem.

Il 12 ottobre, con altre tre repliche il 14, 17 e 19, un altro importante titolo verdiano dopo Aida, il Macbeth con la direzione di Alexander Soddy e la regia di Mario Martone, che ritorna al Maggio dopo una assenza quasi ventennale. Le scene dell’opera sono firmate da Mimmo Paladino. Nel cast figurano Luca Salsi, Antonio Di Matteo, Vanessa Goikoetxea, Antonio Poli.

Il 9 novembre (e tre repliche: 11, 14, 16 novembre) è la volta di Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti che manca dalle stagioni del Teatro dal 1976, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa e la regia di Andrea Bernard; nelle parti principali Mirco Palazzi, Jessica Pratt, René Barbera, Laura Verrecchia.

Il 4 dicembre con repliche il 6 e 7 dicembre, in un allestimento particolare che vedrà il pubblico seduto su degli spalti costruiti sul palcoscenico della sala Grande, andrà in scena la Matthäus Passion di Johann Sebastian Bach con la direzione di Kent Nagano e la regia di Romeo Castellucci, entrambi per la prima volta al Maggio; la parte dell’evangelista sarà sostenuta dal tenore Ian Bostridge.

Chiude la programmazione operistica del 2025, il 20 dicembre, la ripresa de La bohème di Giacomo Puccini con la direzione di Diego Ceretta e la regia di Bruno Ravella; le repliche dopo la prima saranno sette in totale: 21, 23, 28, 30 e 31 dicembre e lambiranno anche i primi giorni dell’anno nuovo con le recite del 2 e 4 gennaio 2026. In locandina le voci di Carolina López Moreno/Nombulelo Yende, Mariam Battistelli/Elisa Balbo, Iván Ayón Rivas/Davide Giusti, Danylo Matviienko/Francesco Samuele Venuti. In buca sempre l’Orchestra del Maggio e sul palcoscenico il Coro del Maggio, direttore del Coro Lorenzo Fratini, e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Sara Matteucci.

Due i titoli di balletto, programmati nel mese di gennaio 2025 e che vedranno esibirsi la compagnia Les ballets de Monte-Carlo: il 10 con due repliche di Roméo et Juliette con la coreografia di Jean-Christophe Maillot, e la direzione di Garrett Keast su musiche di Sergej Prokofiev e il 16 gennaio con due repliche successive di Lac, da Il lago dei cigni su musiche di Čajkovskij e Bertand Maillot, la coreografia è di Jean-Christophe Maillot e sul podio risale Garrett Keast. In buca l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.

L’opera per bambini, il classico appuntamento di Venti Lucenti con la regia, scrittura scenica e costumi di Manu Lalli proposto nel 2025 sarà Le streghe di Macbeth, ispirato al Macbeth di Giuseppe Verdi e con l’elaborazione musicale dell’opera di Luca Giovanni Logi. Va in scena a partire dal 13 marzo e anticipa il Macbeth in cartellone nel mese di ottobre. Sul podio Giuseppe La Malfa.

Il cartellone concertistico

Si inizia in gennaio, per siglare il periodo festivo sia natalizio che d’inizio d’anno, il 3, 4 e 5 con Fantasia Live in Concert dai due celebri film di Walt Disney. Il cartoon verrà proiettato su un grande schermo mentre la musica eseguita dall’Orchestra del Maggio sarà diretta da Timothy Brock. L’altro appuntamento fuori abbonamento è il concerto pianistico realizzato in collaborazione con gli Amici della Musica Firenze, protagonista Grigory Sokolov il 16 giugno nell’ambito del Festival.

La stagione entra nel vivo il 24 gennaio in sala Mehta con il concerto diretto da Giulio Prandi, con composizioni di Niccolò Zingarelli e Wolfgang Amadeus Mozart e le voci soliste di Nikoletta Hertsak, Giuseppina Bridelli, Krystian Adam, Alessandro Ravasio.
Il 7 febbraio Alejo Pérez dirigerà composizioni di Sergej Rachmaninov, Manuel De Falla, Maurice Ravel.
Il 21 febbraio torna a Firenze il celebre soprano Anna Netrebko accompagnata al pianoforte da Pavel Nebolsin e dal mezzosoprano Elena Maximova per un concerto di canto proposto in sala Grande.
Il giorno dopo, 22 gennaio, sempre in sala Grande Bertie Baigent dirigerà musiche di Paul Dukas, Maurice Ravel, Wolfgang Amadeus Mozart; al pianoforte Cédric Tiberghien .
Il 7 marzo in sala Mehta si annuncia il debutto di Michele Spotti che dirigerà composizioni di Franz Schubert e Hector Berlioz (dal 9 marzo Spotti dirige l’opera Norma).
Il 21 marzo in sala Grande ritorna al Maggio la direttrice Dame Jane Glover per un concerto tutto bachiano imperniato sui Concerti Brandeburghesi per la prima volta eseguiti al Maggio in un’unica serata.
In sala Grande il direttore emerito a vita del Maggio Zubin Mehta il 28 marzo dirigerà l’ultimo concerto prima dell’inizio del Festival salendo sul podio per un programma dedicato a Mozart; solista al clarinetto Edoardo Di Cicco, professore dell’Orchestra del Maggio.

I concerti programmati nel Festival prendono avvio, in sala Grande, con Zubin Mehta il 18 aprile per la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi; solisti Roberta Mantegna, Agnieszka Rehlis, SeokJong Baek, Michele Pertusi; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.
Il 26 aprile Alexander Soddy, impegnato nel frattempo nella direzione dell’opera Salome, dirige un concerto con musiche di Richard Strauss; solista al corno Alessio Dainese.
Il 3 maggio Diego Ceretta dirige il War Requiem di Benjiamin Britten: in buca della sala Grande, oltre all’Orchestra del Maggio anche l’Orchestra della Toscana; le voci soliste sono di Elizaveta Shuvalova, Ian Bostridge, Dietrich Henschel; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini, il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio è diretto da Sara Matteucci.
L’ 8 maggio, in sala Mehta, Michele Mariotti che torna al Maggio dopo circa 10 anni, per un concerto sinfonico corale dirige composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, Igor Stravinskij e Francis Poulenc, voce solista il soprano Emőke Baráth; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.
L’11 maggio torna Daniele Gatti con un concerto sinfonico corale con un programma che sarà prossimamente annunciato.
Il 15 maggio, in sala Mehta, Timur Zangiev accompagnato al pianoforte da Alexander Gadjiev dirigerà composizioni di Sergej Prokof’ev e Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il 30 maggio Cornelius Meister, con il mezzosoprano Monica Bacelli, dirigerà musiche di Carl Maria von Weber, Luciano Berio, Robert Schumann.
Il 5 giugno Thomas Guggeis dirigerà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Sergej Prokof’ev.
Il 10 giugno la sala Grande ospiterà la London Symphony Orchestra che sarà diretta da sir Antonio Pappano con in programma musiche di Richard Strauss, Giacomo Puccini e Hector Berlioz.
La felice collaborazione con gli Amici della Musica Firenze si concretizza anche quest’anno con il concerto pianistico fuori abbonamento di Grigory Sokolov, il 16 giugno in sala Mehta; il programma è ancora da definire.
Il direttore emerito a vita del Maggio Zubin Mehta, nel mentre impegnato con le recite di Aida, dirige l’ultimo concerto del programma sinfonico del Festival, con musiche di Ludwig van Beethoven e Richard Strauss; al violino Amira Abouzahra.

La programmazione concertistica riprende poi il 20 settembre con Jérémie Rhorer (impegnato anche nella direzione dell’opera Les pêcheurs de perles) e il soprano Elizabeth Llewellyn per un concerto con musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel e Igor Stravinskij.
Il 26 settembre Min Chung dirige composizioni di Olivier Messiaen e Camille Saint-Saëns.
Il 18 ottobre Marc Minkowski dirige l’oratorio di Franz Joseph Haydn Die Jahreszeiten; il Coro del Maggio è diretto da Lorenzo Fratini.
Il 24 ottobre Henrik Nànàsi dirige composizioni di Franz Liszt e Béla Bartók.
Il 21 novembre Pietari Inkinen dirige musiche di Jean Sibelius e Maurice Ravel.
Il 23 novembre è in programma un concerto di canto in occasione dell’uscita del suo album, con il baritono Marco Filippo Romano; l’Orchestra del Maggio è diretta da Christopher Franklin; in programma musiche di Gaetano Donizetti, Gioachino Rossini, Domenico Cimarosa.
Il 12 dicembre la direttrice Bar Avni salirà sul podio della sala Mehta per un concerto con musiche di Unsuk Chin, Ludwig van Beethoven, Antonín Dvořák; soliste al violino Anna Tifu, al violoncello Erica Piccotti e al pianoforte Leonora Armellini.
Chiude la programmazione sinfonica del 2025 Riccardo Muti che dedicherà un concerto sinfonico corale alla memoria di Vittorio Gui in occasione dei 50 anni dalla sua morte; il programma diretto da Muti prevede l’Incompiuta di Franz Schubert e il Requiem in do minore di Luigi Cherubini.

Il tradizionale concerto di Natale, in programma il 21 dicembre in Sala Mehta alle ore 11, vedrà esibirsi il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Sara Matteucci con la partecipazione dell’Associazione “L’Astrolabio” di Firenze.

I concerti domenicali

Tornano i concerti domenicali in sala Mehta alle ore 11, dell’Orchestra del Maggio, del ciclo C’è Musica e Musica 2.0 che prendono avvio il 19 gennaio con una serie di nuovi concerti; la prima a salire sul podio è la direttrice Keren Kagarlitsky con lo spettacolo Giocando con la musica, su musiche Edmund Angerer e Franz Joseph Haydn.
Il ciclo prosegue il 26 gennaio con Lorenzo Baglioni racconta Mozart con la direzione di Salvatore Percacciolo.
Il 9 febbraio va in scena Water&Fire con la direzione di Nima Keshavarzi, la voce recitante di Gaia Nanni su musiche di Georg Friedrich Händel.
Il 15 febbraio ma alle ore 16, Lorenzo Baglioni racconta Rossini con la direzione di Luca Ballabio.
Il 30 marzo alle ore 11, Tutto d’un fiato, sul podio la direttrice Danila Grassi; all’ottavino Francesco Viola, al corno inglese Massimiliano Salmi, al basso tuba Mario Barsotti, tutti professori dell’Orchestra del Maggio; le musiche sono Boris Papandopulo, Gaetano Donizetti e John Williams.

In settembre il ciclo riprende con la riproposta di tre dei grandi successi della prima edizione: il 28 alle ore 11 Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev, con la voce recitante di Alfonso Antoniozzi e la direzione di Nicolò Umberto Foron; il 26 ottobre alle ore 11, la Guida del giovane all’Orchestra di Benjamin Britten con Enrico Lombardi sul podio e Lorenzo Baglioni nei panni del compositore, Henry Purcell. Il ciclo termina il 23 novembre con Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns, sul podio la direttrice Roberta Peroni, nella parte della zoologa, torna l’attrice Gaia Nanni.

Gli abbonamenti e i biglietti

Il Maggio ha previsto per il 2025 e il per Festival, cinque tipologie di abbonamenti; quattro includono le opere, i balletti e i concerti e sono declinati su tre turni: A, B e pomeridiano; il quinto raccoglie tutta la programmazione sinfonica. I rinnovi possono essere effettuati a partire dal 9 settembre, i nuovi abbonamenti possono essere sottoscritti a partire dal 23 settembre 2024. Dal 7 ottobre sarà attiva la libera vendita degli abbonamenti. Chi desiderasse pagare l’abbonamento “Tutto Maggio 2025” o “Sinfonica 2025” in due tranche potrà deciderlo al momento della sottoscrizione e in tal caso, pagherà contestualmente la prima rata e la seconda entro l’1 aprile 2025.

Dal 9 settembre possono essere acquistati i biglietti per tutte le date delle recite fuori abbonamento delle opere e dei concerti Fantasia live, dei posti a bassa visibilità della sala Grande per ogni rappresentazione d’opera e concertistica, dei posti del settore D della sala Mehta e dei concerti della domenica mattina.

• TUTTO MAGGIO 2025: Stagione e Festival (2 balletti, 9 opere, 25 concerti) su tre turni A, B, pomeridiano;
• TUTTO FESTIVAL 2025: (10 concerti, 3 opere) su tre turni A, B, pomeridiano;
• OPERA E BALLETTO 2025: Stagione e Festival (2 balletti e 9 opere) su tre turni A, B, pomeridiano;
• OPERA 2025: Stagione e Festival (9 opere) su tre turni A, B, pomeridiano;
• SINFONICO 2025: Stagione e Festival (25 concerti).

Il ciclo d’abbonamento TUTTO MAGGIO 2025* parte da un minimo di 950 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 2.590 € per la Platea 1 della sala Grande e del settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 2.445 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del settore A.

Il ciclo d’abbonamento TUTTO FESTIVAL 2025 parte da un minimo di 380 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 1.010 € per la platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 960 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del Settore A.

Il ciclo d’abbonamento OPERA E BALLETTO 2025 parte da un minimo di 315 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 1.145 € per la Platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 990 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del Settore A.

Il ciclo d’abbonamento OPERA 2025 parte da un minimo di 265 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 990 € per la Platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 840 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del Settore A.

Il ciclo d’abbonamento SINFONICO 2025* parte da un minimo di 690 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 1.605 € per la Platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A.

La Matthäus Passion – fuori abbonamento – verrà rappresentata sul palcoscenico della sala Grande con una distribuzione di posti equivalenti ai settori della sala Mehta con prezzi a partire dai 35 € del settore 4 fino ai 130 € per la prima per il settore A e 110 € per le repliche. Per quest’opera non sono previsti i posti di solo ascolto e visibilità limitata. La data della messa in vendita dello spettacolo verrà posticipata rispetto alla vendita del 9 settembre 2025 e verrà comunicata successivamente. Agli abbonati del ciclo “Tutto Maggio 2025”, “Opera e Balletto 2025”, “Opera 2025”, sarà offerta la prelazione sull’acquisto e garantito lo stesso rateo di sconto dell’abbonamento al quale fanno riferimento.

* Chi desiderasse pagare l’abbonamento “Tutto Maggio 2025” o “Sinfonico 2025” in due tranche lo può comunicare all’operatore al momento della sottoscrizione e potrà, in tal caso, pagare la prima rata al momento della sottoscrizione e la seconda entro l’1 aprile 2025.

Nella foto l’immagine creata da Gianluigi Toccafondo per l’87esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

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