Il Don Pasquale del Chigiana Opera Lab

Data: 20/07/2024

Ora: 18:00

Città: Siena

Luogo: Teatro dei Rinnovati

Fino a 22/07/2024

Orchestra: Orchestra Senzaspine

Musica: Gaetano Donizetti

L’opera lirica torna in scena a Siena con il nuovo allestimento di Don Pasquale di Gaetano Donizetti a cura del Chigiana Opera Lab. L’appuntamento è al Teatro dei Rinnovati sabato 20 e lunedì 22 luglio alle 18, nel contesto del decimo Chigiana International Festival & Summer Academy, Tracce.  Il Chigiana OperaLab, il laboratorio di produzione d’opera legato alle attività di alta formazione dell’Accademia Chigiana realizza quest’anno ben due produzioni, a partire dall’allestimento scenico del Don Pasquale, che vede a fianco dell’Accademia Chigiana la sinergia di altre quattro realtà accademiche: i giovani talenti di canto lirico dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, gli stagisti della Verona Accademia per l’Opera Italiana, che affiancheranno la regia di Lorenzo Mariani, l’Accademia di Belle Arti di Brera impegnata nell’allestimento scenico, con il coordinamento di scene e costumi a cura di Francesco Bonati – facente le funzioni, in memoriam, anche di William Orlandi, scomparso pochi giorni fa – e per le luci l’Accademia del Teatro alla Scala che seguirà il lavoro di Marco Filibeck, storico light designer del Teatro alla Scala. La direzione d’orchestra è affidata agli allievi del corso di Direzione d’Orchestra dell’Accademia Chigiana, guidato da Daniele Gatti, affiancato da Luciano Acocella, con la partecipazione dell’Orchestra Senzaspine di Bologna, formazione in residenza per l’intero svolgimento del corso. Il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” è diretto da Lorenzo Donati.

Don Pasquale di Gaetano Donizetti, rappresentato per la prima volta nel 1843 al Théâtre Italien di Parigi, rielabora in chiave moderna la tradizionale opera buffa settecentesca. Gli ingredienti della trama e i personaggi, all’apparenza classici – il vecchio avaro invaghito di una giovane scaltra, un giovane innamorato sentimentale e un intrigante opportunista – si richiamano alla commedia dell’arte, con situazioni e personaggi stereotipati. Nonostante la struttura convenzionale, l’opera non è semplicemente una riproposizione di un genere ormai superato. L’idea del libretto riprende un’opera del 1810 di Angelo Anelli, Ser Marcantonio, musicata da Stefano Pavesi, che Donizetti affida a Giovanni Ruffini, patriota mazziniano e librettista debuttante, incaricato di riscrivere il libretto, sotto la supervisione dello stesso compositore,  che riscrisse molte scene di suo pugno. Donizetti attualizza la messa in scena, che ambienta nella Roma del suo tempo.

L’ambientazione contemporanea dell’allestimento ideata dal regista Lorenzo Mariani è cruciale per l’azione, così come la scelta musicale. Donizetti definisce un discorso musicale fluido, con forme che si integrano tra loro naturalmente, evitando i rigidi recitativi secchi e i numeri chiusi della tradizione. Questo stile musicale, che favorisce il realismo dei personaggi, si discosta dal teatro comico di Rossini, dove i personaggi tendono a diventare delle marionette, prigioniere di un meccanismo a orologeria. La comicità di Don Pasquale è a sua volta complessa: a volte farsesca, è spesso intrisa di un lirismo malinconico. L’accoglienza entusiasta alla prima contribuì a conclamare definitivamente il successo storico di Donizetti. La moderna reinterpretazione di un intreccio non nuovo, con le tipiche situazioni della vita di oggi, rende l’opera vitale e fresca.

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