Data: 13/09/2019
Ora: 20:00
Città: Firenze
Luogo: Teatro del Maggio
Direttore: Valerio Galli
Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Musica: Riccardo Panfili; Ruggero Leoncavallo
Interpreti:
Noi, due, quattro…
Paolo Antognetti – Niccolò
Federica Giansanti – Eva
Solista del Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino – Lucio
Costanza Fontana – Maria
Giacomo Dominici – Mattia
Pagliacci
Valeria Sepe – Nedda (nella commedia Colombina)
Angelo Villari – Canio (nella commedia Pagliaccio)
Devid Cecconi – Tonio (nella commedia Taddeo)
Matteo Mezzaro – Peppe (nella commedia Arlecchino)
Leon Kim – Silvio
Vito Luciano Roberti – Un contadino
Leonardo Melani – Un altro contadino
Regia: Elisa Fuksas; Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi
Un dittico – Noi, due, quattro di Riccardo Panfili e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo – va in scena venerdì 13 settembre alle 20 al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Da una parte abbiamo un’opera contemporanea, commissionata dal Maggio e presentata in prima assoluta. Dall’altro l’opera manifesto del verismo musicale, tra le più conosciute al mondo. Il filo rosso che lega è la trama tessuta dalla gelosia. Questo sentimento torna in entrambe le opere, ispirate ambedue a fatti di cronaca realmente accaduti. E se quella di Noi, due, quattro è una gelosia 3.0, consumata tra le pagine di internet, la gelosia di Pagliacci è quella della Calabria della seconda metà dell’Ottocento.
Per Noi, due, quattro Elisa Fuksas – al suo esordio nel mondo della lirica – firma la regia e il libretto. La musica è di Riccardo Panfili mentre Valerio Galli dirige l’Orchestra e il Coro del Maggio. Protagonista è una coppia sposata che, “come antidoto alla noia della relazione”, si iscrive a un sito di incontri. I due cominciano parallelamente una relazione online che prende due pieghe nettamente differenti. Mentre lei incontra di persona il suo amante, suo marito si innamora di una donna che scopre essere solamente virtuale.
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo viene presentato in un nuovo allestimento diretto da Luigi di Gangi e Ugo Giacomazzi. Sul podio sempre Valerio Galli. Il libretto, dello stesso Leoncavallo, fu tratto da un argomento di cronaca nera, un delitto passionale realmente accaduto in Calabria. Rappresentata a Milano nel 1892 sotto la bacchetta di Arturo Toscanini, l’opera raggiunse fama internazionale in brevissimo tempo. L’ambientazione popolare, dove i sentimenti violenti sono restituiti da una vocalità convulsa, fa da sfondo al dramma della gelosia di Canio, capocomico di una compagnia itinerante. Grazie all’espediente narrativo del teatro nel teatro, della vita reale che si consuma nella commedia recitata sulle scene, Leoncavallo potenzia la carica drammatica del soggetto fino alla catastrofe finale.
Repliche il 20 e 25 settembre alle 20 e il 22 settembre alle 15.30.
Informazioni e biglietti al numero 055.2001278, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, oppure online.
photocredits Cristina Andolcetti