Daniele Gatti torna alla guida dell’Orchestra del Maggio per un nuovo ciclo sinfonico intitolato Beethoven-Honegger e l’Europa. Vi si ascolteranno i cinque concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, le composizioni di alcuni fra i più importanti autori del ventesimo secolo – Igor Stravinski, Ottorino Respighi, John Ireland, Paul Hindemith e Claude Debussy – e per la prima volta in Italia tutte le cinque sinfonie di Arthur Honegger.

Per questo primo appuntamento in Sala Mehta, venerdì 29 e sabato 30 settembre alle ore 20, sono in programma il Concerto n. 3 in do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven; la Sinfonia n. 1 in do di Arthur Honegger e la suite de L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij nella versione del 1919.
Solista al pianoforte Filippo Gorini, giovane talento insignito del “Premio Abbiati” nella categoria miglior solista per l’anno 2022, al suo debutto al Teatro del Maggio. Nelle occasioni successive seguiranno i pianisti Enrico Pace, Pietro De Maria, Andrea Lucchesini e Benedetto Lupo.

“Ho composto questo ciclo  – ha detto Gatti – con le cinque sinfonie di Honegger, i cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven e cinque compositori di cinque scuole (la russa, l’italiana, l’inglese, la tedesca, e la francese) senza cercare un comun denominatore tra i programmi. Nulla accomuna Honegger a Beethoven, questo è chiaro, ma a fianco di una proposta di sinfonie rarissime  –  penso alla Prima, alla Quarta e la Quinta che anch’io non ho mai diretto  – abbiamo pensato a offrire una sorta di “controbilanciamento” al pubblico eseguendo i cinque concerti per pianoforte di Beethoven  – che sono più familiari – con cinque solisti italiani. Per completare il programma abbiamo scelto le composizioni di cinque autori di scuole diverse, proponendo oltre a ben note composizioni come quella di Stravinskij (L’uccello di fuoco, suite) nel primo concerto, o Fontane di Roma di Respighi nel secondo appuntamento, altre meno eseguite. Così nel terzo concerto eseguiremo un brano di John Ireland, compositore inglese del Novecento meno noto di Britten o Elgar, nel quarto chiuderemo la serata con un brano di Hindemith, Konzertmusik per archi e ottoni. E nell’ultimo concerto del 6 e 7 dicembre ci sarà Debussy, uno dei miei autori francesi prediletti”.

Il Teatro del Maggio, oltre alle guide all’ascolto che hanno inizio 45 minuti prima di ogni concerto e che sono riservate ai possessori del biglietto e che presentano ogni esecuzione in locandina,  ha organizzato un percorso tematico a ingresso libero Conoscere Honegger che illustrerà la figura del compositore e le sue sinfonie: giovedì 28 settembre alle ore 16 Katiuscia Manetta parlerà della Sinfonia n.1 in do; mercoledì 4 ottobre alle ore 16, Gregorio Moppi parlerà della Sinfonia n. 2; mercoledì 11 ottobre alle ore 16, Giuseppe Rossi illustrerà la Sinfonia n.3 Symphonie Liturgique; il 7 novembre alle ore 21, Alberto Batisti  (con la collaborazione de “Il Foyer”) tratterà del “Gruppo dei Sei e la musica europea”; mercoledì 15 novembre alle ore 16, Marco Cosci parlerà della Sinfonia n.4 Deliciae Basilienses e per finire mercoledì 29 novembre alle ore 16, Francesco Ermini Polacci illustrerà la Sinfonia n.5 in re minore , Di Tre Re.

Foto di Marco Borggreve