Le trascrizioni pianistiche da brani organistici di Bach (ma con l’eccezione della celebre Ciaccona, dall’originale per violino solo) sono senza dubbio il genere che meglio si è inserito nel repertorio pianistico fino ad oggi. La concezione di trascrizione per Busoni, peraltro, era tutt’altro che banale e partiva dall’idea che “ogni notazione è già trascrizione di una idea astratta” e che nel momento stesso in cui l’idea viene fissata sulla carta perde la sua forma pura ed originale. Il vertice e la sintesi tra questo profondo rapporto con l’arte di Bach e la sua originale energia creatrice è il grande edificio della Fantasia contrappuntistica.