Novembre, mese dei morti, è un buon mese per pensare alla natura ciclica delle culture musicali: ciò che rimane dormiente, ciò che si sveglia, ciò che, seppur antico, riesce a sembrarci improvvisamente fresco e nuovo.
Parleremo con Daniela Castaldo, co-direttrice scientifica del DEUMM (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti), di questa grande enciclopedia musicale italiana che il 30 ottobre si è trasformata (da cartacea che era) in un’interfaccia digitale aggiornata nella forma e nei contenuti, accessibile tramite biblioteche pubbliche e sottoscrizioni private.
Parliamo di suoni esclusi e dimenticati (e poi ritrovati e riascoltati) con Federico Fiori, co-fondatore e direttore del Centro Nub di Pistoia, e consideriamo l’unione di suono, musica e arte nel lavoro di una musicista, Mariam Rezaei, fuori dagli schemi.
Vi segnalo poi due rassegne novembrine al Museo Pecci e, attraverso una chicca di Sun Ra, arriviamo – dulcis in fundo – a Francesco Martinelli che ci presenta le Domeniche in Jazz al Palazzo Blu di Pisa. Martinelli ci spiega i limiti dell’idea di “musica colta” e riflette sull’eredità musicale del jazz (anche quello più spericolato dell’avanguardia anni ’70) in termini di comunità, e di ritorno ai propri “vecchi.” Ci culla, alla fine della puntata, la dolcissima No baby, suonata da Giancarlo Nino Locatelli al clarinetto.