Per esprimere dei significati, il compositore strumentale del tardo Settecento ha a disposizione due possibilità: imitare i suoni della natura, o richiamare esperienze musicali già compiute dagli ascoltatori, e già associate a precise situazioni − ad esempio, nel teatro dell’opera. Il viennese Karl Ditters von Dittersdorf seppe sfruttare splendidamente entrambe le possibilità, in particolare nel suo ciclo di sinfonie a programma ispirato ad alcuni dei miti classici narrati dal poeta latino Ovidio, tra cui quello di Perseo e Andromeda.