Zubin Mehta dirige la Los Angeles Philharmonic Orchestra in un concerto che traccia un ponte tra le passioni astronomiche di primo Novecento e il cinema di fantascienza già vintage della fine degli anni ’70. Apre l’ascolto la suite orchestrale in sette movimenti I pianeti op. 32. Scritta dal compositore inglese Gustav Holst tra il 1914 e il 1916, la partitura richiede un’orchestra dall’organico molto ampio, quasi mahleriano. Il primo dei sette brani della suite è Marte, definito “il più feroce pezzo di musica di tutti i tempi”. A seguire un doppio omaggio al cinema hollywoodiano con le suite composte da John Williams per Star Wars di George Lucas e per Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg, entrambi usciti nel 1977.