27/10 - 11.40
Vladimir Horowitz, a cui Claudio Martini ha dedicato un ciclo disponibile in streaming e in podcast, suona Humoreske op. 20 di Robert Schumann.
Il grande pianista russo, nato a Kiev nel 1903 e diventato cittadino statunitense nel 1945, è stato un “artista totale”. Così lo definì Gianandrea Gavazzeni: “Fu questo che mi colpì, quando lo sentii per la prima volta nel 1932 alla Società del Quartetto di Milano. Totale. Grande poesia e, quando lo spartito lo richiedeva, immensa potenza che trasformava il pianoforte in un’intera orchestra”.
Di Humoreske Schumann scrive all’amata Clara Wieck nel 1839: “Tutta la settimana sono stato al pianoforte e ho composto, riso e pianto allo stesso tempo; troverai l’impronta di tutto ciò nella mia grande Humoreske”. Gioia e dolore vi si intrecciano inestricabilmente in un trascolorare di luci e ombre tipico dell’anima schumanniana.