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Il fiorentino alla corte del Re Sole di cui vi parliamo oggi è ovviamente Giovanni Battista Lulli, ballerino, violinista e compositore. Nel 1652 fa il suo ingresso alla corte di Luigi XIV, diventando ben presto “compositeur de la musique instrumentale du roi”. Ne ascoltiamo quattro brani tratti di diversa ispirazione.
Cominciamo con le Danze per il Serse di Francesco Cavalli scritte in occasione dell’allestimento dell’opera di Cavalli a Parigi nel 1660 per il matrimonio di Luigi XIV con l’Infanta di Spagna. Le ascoltiamo nell’esecuzione di Musica Antiqua Köln diretta da Reinhard Göbel.
A seguire un frammento da George Dandin, le grand divertissement royal de Versailles realizzato con Molière nel 1668. Si tratta di Air per i pastori, del Dialogo di Climène e Clori con Tirsi e Fileno e del Lamento di Clori. Cantano Isabelle Poulenard, Agnès Mellon, Gilles Ragon e Michel Verschaeve con Les Musiciens du Louvre diretti da Marc Minkowski.
È poi la volta dell’Ouverture di Armide, tragédie en musiq composta tra il 1685 e il 1686 ispirandosi a La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Eseguono Les Talens Lyriques diretti da Christophe Rousset.
In chiusura ascoltiamo Le sommeil, momento corale di un’altra tragédie lyrique: Atys. Ispirata ai Fasti di Ovidio, Atys divenne nota come “l’opera del re” per la predilezione che Luigi XIV le riservò. Canta il Coro Ex Tempore con Musica Antiqua Köln diretta da Reinhard Göbel .