18/08 - 18.40
Tutto lo splendore della musica strumentale ovvero Quel che ci narrano le Sinfonie è il ciclo a cura di Marco Mangani. Gli appuntamenti sono dedicati al repertorio per orchestra fra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, in particolare al genere della “sinfonia caratteristica”. In questi scopriremo alcuni ambiti della musica sinfonica e alcuni capolavori sconosciuti. Cosa preziosa però, ascolteremo con altre orecchie alcune delle pagine sinfoniche più note e amate di sempre.
La quarta puntata ha come titolo: Mozart, ovvero Del sublime.
Il sublime, un’idea di genio già tutta illuminista, è oggetto privilegiato della sinfonia: lo scrive nel 1774 il teorico Abraham Peter Schulz, parlando di “splendore”. Il sublime, che il Settecento sa accostare con disinvoltura al semplice e persino al triviale (accanto ai grandi, faremo la conoscenza del fiammingo van Maldere), si esprime attraverso dei gesti sonori ben riconoscibili, dal solenne allo spaventoso: ma si affida soprattutto all’arte della fuga, che, da motore della composizione, è divenuta ormai un “vocabolo” che significa “dotto”, “elevato” e, appunto, “sublime”.