Bruno Mugnai cura un ciclo intitolato Tutte le visioni della musica…, un omaggio a Nikolaus Harnoncourt, che il 6 dicembre prossimo avrebbe compiuto novant’anni. Rampollo della nobiltà austriaca, il grande direttore d’orchestra ha avuto un ruolo fondamentale nella riscoperta del repertorio barocco. Fin dai primi anni ’50 del secolo scorso, con la fondazione del Concentus Musicus Wien, Harnoncourt si adoperò per restituire alle antiche partiture le sonorità originali. All’uso di strumenti d’epoca affiancò una lettura filologica ripulendo le esecuzioni da tecniche posteriori alla stesura degli spartiti. La sua lettura delle opere di Bach ha creato nuovi paradigmi interpretativi che ancora oggi costituiscono un punto di riferimento obbligato. Nell’esplorare la vastità del repertorio del direttore scomparso nel 2016 ci concentriamo stavolta sulla musica sacra. E per tutti i direttori austro-tedeschi questo particolare repertorio non può prescindere da quattro autori fondamentali: Mozart, Beethoven, Brahms e naturalmente Johann Sebastian Bach.

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