Bruno Mugnai conclude il ciclo Tutte le visioni della musica…, un omaggio a Nikolaus Harnoncourt con una puntata dedicata alla sinfonia. Questo genere ha permesso ad Harnoncourt più di ogni altro di testimoniare la sua visione musicale. Molto prima che ‘filologia’ e ‘tradizione’ trovassero un punto di contatto, Harnoncourt aveva sperimentato il confine fra autenticità e interpretazione. Rampollo della nobiltà austriaca, il grande direttore d’orchestra, che il 6 dicembre prossimo avrebbe compiuto novant’anni, ha avuto un ruolo fondamentale nella riscoperta del repertorio barocco. Fin dai primi anni ’50 del secolo scorso, con la fondazione del Concentus Musicus Wien, Harnoncourt si adoperò per restituire alle antiche partiture le sonorità originali. All’uso di strumenti d’epoca affiancò una lettura filologica ripulendo le esecuzioni da tecniche posteriori alla stesura degli spartiti. La sua lettura delle opere di Bach ha creato nuovi paradigmi interpretativi che ancora oggi costituiscono un punto di riferimento obbligato.

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