12/06 - 13.39
Oggi vi proponiamo tre esempi di canto e orchestra scritti tra fine Ottocento e inizio Novecento da Richard Strauss, Maurice Ravel ed Ernest Chausson.
Andiamo a ritroso nel tempo cominciando con i Vier letzte Lieder di Richard Strauss cantati dal soprano Martina Arroyo con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Colonia WDR diretta da Günter Wand. Il vecchio Strauss iniziò a comporre i Quattro ultimi Lieder – Im Abendrot (Al tramonto), Frühling (Primavera), Beim Schlafengehen (Addormentandosi) e September (Settembre) – subito dopo la fine della guerra senza pensare di farne un ciclo. Anche l’ordine di esecuzione in cui siamo abituati ad ascoltarli non lo decise l’autore ma l’editore in vista della pubblicazione postuma nel 1950. Strauss morì senza ascoltarli.
Del 1903 è invece la Shéhérazade scritta da Maurice Ravel su versi di Tristan Klingsor. Si tratta di tre poemi per canto e orchestra – Asie, La flûte enchantée e L’indifférent – in cui si coglie l’eco della vocalità che caratterizza Pelléas et Mélisande di Debussy, a cui il giovane Ravel aveva assistito l’anno precedente.
Scritto tra il 1882 e il 1892 è infine il Poème de l’amour et de la mer op. 19 per voce e orchestra articolato in due parti separate da un breve interludio orchestrale. Chausson trae i testi da una raccolta di poesie di Maurice Bouchor. Il Poème de l’amour et de la mer è dedicato al musicista Henri Duparc.
Sia la Shéhérazade di Ravel che il Poème di Chausson sono cantati dal mezzosoprano Vesselina Kasarova con l’Orchestra Sinfonica dell’ORF diretta da Pinchas Steinberg.