10/01 - 14.02
Sviatoslav Richter suona Chopin. Il grande pianista russo interpreta le quattro Ballate e la Polonaise Fantasie dell’amato compositore polacco.
La prima delle quattro Ballate risale ai primi anni parigini, mentre le successive, pubblicate tra il 1839 e il 1843, nascono nella serenità del ritiro in campagna di George Sand, prima della rottura tra i due avvenuta nel 1847. A livello formale si evidenzia il rispetto per la sonata-allegro e la contrapposizione tra due temi contrastanti, ma le modulazioni armoniche, contrarie alla regola classica, avvicinano le Ballate alla libertà della variazione. Nella stessa direzione conducono anche l’alternarsi tra clima lirico e drammatico. La struttura è solitamente tripartita mentre l’andamento ritmico evoca la metrica flessibile della Ballata in versi.
La Polacca-Fantasia op. 61, l’ultima Polacca di Chopin, scritta nel 1845 e pubblicata l’anno successivo, è uno dei lavori più importanti degli ultimi anni del musicista. Qui la ricerca formale si sgancia con audacia inedita da tutti gli schemi finora seguiti. Tanta libertà mise a disagio anche Franz Liszt. E fino all’inizio del Novecento il giudizio sull’ultimo periodo di Chopin, così sperimentale, continua a oscillare tra imbarazzo e ripulsa.