Sviatoslav Richter alla Carnegie Hall

06/04 - 17.41

Ascoltiamo un recital che il pianista Sviatoslav Richter ha tenuto alla Carnegie Hall di New York nel 1960. In programma tre Novellette di Robert Schumann e la Sonata in do maggiore op. 2 n. 3 di Ludwig van Beethoven.

In apertura troviamo dunque tre delle otto Novellette op. 21 scritte da Schumann nel 1838: la prima Markirt und kraftig (Marcato e forte), la seconda Ausserst rasch und mit Bravour (Estremamente rapido e con bravura) e l’ultima Sehr lebhaft (Molto vivace). A proposito del titolo, il compositore scriveva all’amata Clara Wieck: “Come sono stato felice nei giorni scorsi… In queste ultime tre settimane ho scritto una quantità spaventosa di musica, di scherzi, di scene di famiglia con genitori, un matrimonio: insomma, come vedi, tutte le cose più desiderabili. Ho chiamato il tutto Novelletten perché il tuo nome è Clara come quello della Novello e perché Wiecketten purtroppo non suonava altrettanto bene!”.

A seguire la Sonata in do maggiore op. 2 n. 3 di Beethoven. All’età di ventidue anni Beethoven si stabilisce a Vienna e cerca di affermarsi nella grande capitale. Mozart è morto da un anno e il nome di maggior prestigio è quello di Haydn. Grazie all’aiuto di un generoso mecenate, il conte Waldstein, il giovane musicista entra in contatto con Haydn, con il quale tuttavia il rapporto non sarà idilliaco. E’ questo il momento dell’esordio ufficiale come compositore di sonate, con le tre dell’op.2, che appunto a Haydn sono dedicate e che rivelano subito una forte carica innovativa.

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