Dedichiamo la serata a Olivier Messiaen. Del compositore e ornitologo francese, nato ad Avignone nel 1908 e morto a Parigi nel 1992, ascolteremo tre brani. Il primo è Turangalîla-Symphonie, per pianoforte principale e grande orchestra con Paul Crossley al pianoforte, Tristan Murail alle onde Martenot e la Philharmonia Orchestra diretta da Esa-Pekka Salonen. A seguire La Ville d’en haut, per legni, ottoni, pianoforte e percussioni eseguito dallOrchestra di Cleveland diretta da Pierre Boulez. Infine L’Ascension con Vladimir Jurowski sul podio della BBC Scottish Symphony Orchestra.

Come spiega lo stesso Messiaen a proposito del brano scritto alla fine degli anni ’40 del secolo scorso, “Turangalila è un nome sanscrito. Come tutti i vocaboli che appartengono alle lingue orientali antiche è molto ricco di significati. Lila significa letteralmente gioco: ma il gioco nel senso dell’azione divina sul cosmo, il gioco della creazione, della distruzione, il gioco della vita e della morte. Lìla è anche l’Amore. Turanga: è il tempo che scorre come la sabbia nella clessidra. Turanga: è il movimento e il ritmo. Turangalila vuol dire dunque tutto questo: canto d’amore, inno alla gioia, tempo, movimento, ritmo, vita e morte”.

Il canto degli uccelli risuona ne La Ville d’en haut, composta nel 1987. Definiti da Messiaen “i nostri piccoli servitori di gioia immateriale”, gli uccelli evocano il paradiso. Il bianco, simbolo biblico di purezza, si presenta in questa partitura non come assenza di colore ma come combinazione di tutti i colori in perfetto equilibrio.

L’Ascension risale al 1933 e contiene in vitro gli elementi che avrebbero caratterizzato la personalissima ricerca di Messiaen. Sottotitolata “Quatre Méditations symphoniques pour orchestre”, L’Ascension è la prima grande opera sinfonica del compositore. I quattro movimenti sono ispirati a versetti tratti dal Vangelo di Giovanni, dalla Messa dell’Ascensione e dal Salmo 46. Il primo movimento prende il titolo, Majesté du Christ demandant sa gloire à son Pére, da un versetto del Vangelo di Giovanni. Il secondo, Alléluias sereins d’une ame qui destre le ciel, è ispirato alla Messa dell’Ascensione. Il terzo, Alleluia sur la trombette, alleluia sur la cymbale, si rifà a un versetto del Salmo 46. L’ultimo movimento, Prière du Christ montant vers son Père, è di nuovo dalla preghiera sacerdotale del Vangelo di Giovanni.