Smetana: La mia patria

29/09 - 17.22

Tra il 1874 e il 1879 Bedřich Smetana scrive un ciclo di sei poemi sinfonici intitolato La mia patria, eseguito per la prima volta a Praga nel 1882. Come ha scritto Sergio Sablich, questo ciclo è “ancora oggi un testo capitale per il riconoscimento di un’identità boema, linguistica e culturale. Per quanto ognuna delle sei pagine abbia un’autonomia e un riferimento a sé stante (e dunque possa essere eseguita anche da sola), è soltanto dal ciclo completo – sorta di inno in sei quadri idealmente complementari in lode di un’immaginaria geografia e storia nazionale – che si ricava compiutamente la vastità e l’unità di fondo della concezione di Smetana”.
Vyšehrad, che dà il titolo al primo poema, è il nome della rupe che si erge sulla Moldava all’ingresso del fiume a Praga.
Vltava, la pagina più nota, celebra il fiume nazionale per eccellenza.
Sárka evoca la saga della regina delle Amazzoni assetata di vendetta contro gli uomini ingannatori.
Dai prati e dai boschi di Boemia torna a celebrare le bellezze della terra boema.
Tábor e Blaník rievocano infine l’epopea hussita, simbolo di un momento topico per la conquista di un’identità nazionale.
Ascoltiamo La mia patria nell’esecuzione dell’O
rchestra Filarmonica Cèca diretta da Rafael Kubelik.

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