24/04 - 15.40
Ascoltiamo due esempi tratti dal grande repertorio di sinfonie e concerti firmati da Ludwig van Beethoven.
In apertura troviamo il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra in do maggiore, op. 15 nell’esecuzione del pianista Rudolf Serkin con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks diretta da Rafael Kubelik. Pressoché contemporaneo all’op.19, ma caratterizzato da una concezione sinfonica più vigorosa e da un più spiccato virtuosismo pianistico, questo Concerto del 1795 si articola in tre movimenti: Allegro con brio, Largo e Rondò.
A seguire la Sinfonia n. 2 in re maggiore, op. 36 nell’esecuzione dei Münchner Philharmoniker diretti da Rudolf Kempe. Composta tra il 1800 e il 1802, mentre si manifestava la sordità che avrebbe affetto Beethoven fino alla fine, la Sinfonia n. 2 parve ai contemporanei decisamente fuori dagli schemi. Come scrisse l'”Allgemeine Musikalische Zeitung” dopo un’esecuzione del 1805, “troviamo il tutto troppo lungo, certi passaggi troppo elaborati; l’impiego troppo insistito degli strumenti a fiato impedisce a molti bei passi di sortire effetto. Il Finale è troppo bizzarro, selvaggio e rumoroso. Ma ciò è compensato dalla potenza del genio che in quest’opera colossale si palesa nella ricchezza dei pensieri nuovi, nel trattamento del tutto originale e nella profondità della dottrina”.