Seiji Ozawa dirige la Boston Symphony Orchestra in tre balletti del Novecento.

Il primo che ascoltiamo è Ma mère l’Oye di Maurice Ravel in una registrazione del 1974. Attratto dal mondo dell’infanzia e delle fiabe, Ravel scrisse Ma mère l’Oye nel 1908 come raccolta di brevi brani per pianoforte a quattro mani ispirati a fiabe di Charles Perrault e di altri scrittori del Sei-Settecento. La raccolta è dedicata a Jean e Mimie Godebsky, figli di amici del compositore. Su richiesta dell’editore, Ravel ne approntò una versione orchestrale eseguita nel 1910. E su richiesta del direttore del Théàtre des Arts, Ravel trasformò la partitura in un balletto, andato in scena nel 1912. Per il balletto scrisse un Preludio, una Danse de Rouet e brevi intermezzi tra i cinque brani originari, di cui modificò l’ordine. Mentre di solito si eseguono solo i brani originari, Ozawa dirige il balletto completo.

A seguire Il mandarino meraviglioso, Suite op. 19 di Béla Bartók in una registrazione del 1976. La Suite da concerto, estratta dalla pantomima composta tra il 1918 e il 1919, viene ultimata nel 1927 ed eseguita per la prima volta a Budapest il nel 1928 dall’Orchestra Filarmonica ungherese diretta da Ernö von Dohnànyi. La suite comprende circa due terzi della partitura completa: dall’inizio della lotta fra la Ragazza e il Mandarino fino all’amplesso tra i due.

In chiusura Il cappello a tre punte di Manuel De Falla, con il mezzosoprano Teresa Berganza, anche questo in una registrazione completa del 1976. Nel 1917 De Falla scrisse per il Teatro de Arte di Madrid una pantomima intitolata Il magistrato e la mugnaia. Sergej Diaghilev la vide e convinse il compositore a trasformarla in un vero balletto per i suoi Ballets Russes. Così, con il titolo di Il cappello a tre punte, il nuovo balletto andò in scena all’Alhambra di Londra nel 1919 con protagonista Leonide Massine, scene di Pablo Picasso e Ernest Ansermet alla direzione d’orchestra.