27/03 - 16.03
Dedichiamo un ritratto a Ernest Chausson, di cui ascoltiamo il Concerto op. 21 per violino, pianoforte e quartetto d’archi e il Poème de l’amour et de la mer.
Chausson scrive il Concerto in re maggiore tra il 1889 e il 1892 per il violinista belga Eugène Ysaÿe. Nonostante i dubbi dell’autore, il Concerto incontra i favori del pubblico. Le suggestioni che i sei strumenti riescono a creare tra virtuosismi solistici e momenti d’insieme rivelano un linguaggio sonoro del tutto personale. Lo ascoltiamo nell’interpretazione di Salvatore Accardo (violino), Bruno Canino (pianoforte), Ida Levin e Margaret Batjer (violini), Toby Hoffman (viola) e Peter Wiley (violoncello).
Composto tra il 1882 e il 1892, il Poème de l’amour et de la mer consiste di due parti separate da un breve interludio orchestrale. Chausson trae i testi da una raccolta di poesie di Maurice Bouchor e dedica il lavoro al musicista Henri Duparc. Canta il mezzosoprano Janet Baker con la London Symphony Orchestra diretta da André Previn.
Nato a Parigi il 21 gennaio 1855 e morto a Limay il 10 giugno 1899, Ernest Chausson studiò al Conservatorio di Parigi, dove fu allievo di Jules Massenet e di César Franck. Contribuì a far conoscere i musicisti francesi suoi contemporanei quando, segretario della Societé Nationale de Musique per dieci anni, ne programmò le opere. Viene considerato un post-romantico influenzato da Franck e da Wagner. Compose tre opere di cui solo una venne rappresentata. I poemi sinfonici e la sua musica da camera non trovano oggi quasi riscontro in cartellone. È conosciuto soprattutto per il Poema op. 25, presente nel repertorio dei più noti violinisti.