09/07 - 20.30
Il nostro ritratto d’autore è dedicato questa sera a Hanns Eisler. Il compositore austriaco, vissuto tra il 1898 e il 1962, fu allievo di Schoenberg e di Webern a Vienna. Dopo aver insegnato composizione al Conservatorio di Berlino dal 1925 al 1936, emigrò negli Stati Uniti nel 1937. Tornò a Berlino nel 1948.
Influenzato dalla scuola viennese, Eisler si volse ben presto a un linguaggio più accessibile secondo una precisa idea dell’artista come mediatore culturale. Essere in grado di parlare a un pubblico più ampio possibile non era per Eisler una resa alla banalizzazione ma una sfida a coniugare originalità e accessibilità.
Così echi di canzoni popolari o di canti di chiesa, ma anche richiami al jazz non sono concessioni a un gusto di poche pretese ma strumenti per permettere agli ascoltatori di orientarsi in strutture compositive irregolari e intimamente anticonvenzionali.
Apriamo il nostro ritratto con due canzoni contro la guerra su testi di Bertolt Brecht, con cui Eisler collaborò a lungo. Si tratta di An den kleinen Radioapparat e di Hotelzimmer, cantate dal tenore Mark Padmore accompagnato al pianoforte Iain Burnside.
A seguire la Kleine Sinfonie: Tema e variazioni – Allegro assai – Invenzione – Allegro. La esegue la BBC Scottish Symphony Orchestra diretta da Ilan Volkov.
Infine ascoltiamo la Deutsche Sinfonie op. 50, una cantata antifascista su testi di Bertolt Brecht e Ignazio Silone in undici movimenti. Composta tra il 1935 e il 1947, viene completata nel 1957 e presentata per la prima volta in forma completa all’Opera di Stato tedesca a Berlino Est nel 1959. La eseguono l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e l’Ernst-Senff Chor Berlin diretti da Lothar Zagrosek. Solisti il soprano Hendrikje Wangemann, il contralto Annette Markert, il baritono Matthias Görne e il basso Peter Lika.