03/06 - 12.40
Dedichiamo un ritratto a Camille Saint-Saëns, ricordato soprattutto per l’opera Samson et Dalila, per il poema sinfonico Danza Macabra e per Il carnevale degli animali. Ma il compositore, pianista e organista francese ha scritto molto altro attraversando generi diversi prima da innovatore e poi da conservatore. Bambino prodigio – la sua prima composizione risale a quando non aveva ancora compiuto quattro anni – e dotato dell’orecchio assoluto, Saint-Saëns fu un intellettuale dai molti interessi. Tra questi la geologia e la matematica ma anche le scienze occulte. Il primo brano che vi proponiamo è Caprice sur les airs de ballet d’Alceste de Gluck eseguito al pianoforte da Bernard Ringeissen. La sua attenzione per la musica antica in tempi poco inclini al recupero di questo repertorio è testimoniata dalla cura che dedicò all’edizione dell’opera omnia di Rameau. L’ascolto prosegue con il Trio per pianoforte, violino e violoncello n. 1 in fa maggiore op. 18 eseguito dal Trio Wanderer. Ed eccoci all’opera – la sua più famosa, la già citata Samson et Dalila – con Mon coeur s’ouvre à ta voix cantata dal mezzosoprano Shirley Verrett con l’Orchestra della RCA Italiana diretta da Georges Prêtre. Il nostro ritratto prosegue con Souvenir d’Ismailia op. 100, brano dedicato alla città egiziana in cui Saint-Saëns aveva soggiornato (tra i suoi interessi c’era anche l’archeologia). Al pianoforte ancora una volta Bernard Ringeissen. È poi la volta del Pezzo da concerto in sol maggiore per violino e orchestra op. 62 con Ulf Hoelscher al violino e la New Philharmonia Orchestra diretta da Pierre Dervaux. In chiusura Wedding Cake, Valse caprice op. 76 per pianoforte e orchestra con Gabriel Tacchino al pianoforte e l’Orchestra di Radio Lussemburgo diretta da Louis de Froment.