Ritratto d’autore: Antonio Caldara

27/04 - 17.38

Oggi pomeriggio dedichiamo un ritratto d’autore ad Antonio Caldara, oscurato dal suo contemporaneo e concittadino Antonio Vivaldi. Lasciata Venezia a 29 anni, Caldara si trasferì prima a Mantova e poi a Roma. Qui gli venne offerto il posto di maestro di cappella del principe Ruspoli, lasciato libero da Georg Friedrich Händel. Infine approdò alla corte viennese di Carlo VI d’Asburgo, dove rimase fino alla morte.
Ne ascoltiamo tre pagine eseguite da Il Seminario Musicale, un ensemble, nato nel 1985, che riunisce cantanti e musicisti appassionati di musica italiana e francese del XVII e XVIII secolo. La formazione di base – tiorba, violoncello, fagotto, contrabbasso, organo e clavicembalo – varia a seconda dell’organico previsto dalla composizione. In apertura del ritratto dedicato ad Antonio Caldara troviamo la Sonata da camera in re maggiore op. 2 n. 3. A seguire Medea in Corinto, Cantata con il contralto Gérard Lesne. In chiusura la Sonata a tre in mi minore op. 1 n. 5.

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