Richard Strauss ellenico

13/06 - 10.40

Sono due ascolti rari quelli che vi proponiamo stamani nel nome di Richard Strauss: Gesang der Apollopriesterin op. 33 n. 2 e Panathenäenzug op. 74 per pianoforte e orchestra. Entrambi i brani, come i titoli suggeriscono, sono di ispirazione ellenica.

Gesang der Apollopriesterin è il secondo dei Quattro Gesänge per voce e orchestra scritti nel 1896 da uno Strauss trentaduenne. Ve lo facciamo ascoltare nell’esecuzione dei Berliner Philharmoniker diretti da Claudio Abbado con il soprano Karita Mattila nel ruolo della sacerdotessa di Apollo. Il testo è di Emanuel von Bodman.

Panathenäenzug Strauss lo scrive esattamente trent’anni dopo per Paul Wittgenstein, il pianista (cugino del filosofo Ludwig) che perse un braccio nella prima guerra mondiale ma riuscì a continuare a suonare grazie a diversi compositori – da Ravel a Britten – che gli dedicarono brani per la mano sinistra. Oltre alla “Processione delle Panatenee”, Strauss gli aveva dedicato anche il Parergon zum Symphonia domestica op. 73. La partitura fu rivista dall’autore nell’immediato dopoguerra su sollecitazione del giovane pianista Kurt Leimer, a sua volta autore di un Concerto per la mano sinistra. Stamani lo ascoltiamo nell’esecuzione del pianista Peter Rösel con la  Staatskapelle di Dresda diretta da Rudolf Kempe.

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