23/06 - 12.40
Accomodiamoci all’interna di una voliera immaginaria per ascoltare il canto degli uccelli reinventato da due compositori del Novecento: Ottorino Respighi e Olivier Messiaen.
In apertura vi proponiamo Gli uccelli, Suite per orchestra di Ottorino Respighi. Antal Dorati dirige la London Symphony Orchestra in una registrazione del 1957. La prima esecuzione, nel 1927, avvenne al Teatro Municipal di San Paulo del Brasile sotto la direzione dell’autore. In questa Suite Respighi si ispira a musiche sei-settecentesche per cembalo o liuto dedicate al canto degli uccelli sviluppandole liberamente per un’orchestra novecentesca.
Ornitologo appassionato, Olivier Messiaen trascrive invece sul pentagramma i canti degli uccelli in Le réveil des oiseaux per pianoforte e orchestra. La prima esecuzione avvenne al festival di Donaueschingen nel 1953, con la direzione di Hans Rosbaud e Yvonne Loriod al pianoforte. “In questa partitura vi sono esclusivamente canti di uccelli – scrive l’autore -. Tutti sono stati ascoltati nella foresta, e sono completamente autentici. Gli strumentisti cercheranno quindi di riprodurre, il più fedelmente possibile, gli attacchi e i timbri degli uccelli. Il nome di ciascun uccello, nel momento in cui canta, è indicato nella partitura in corrispondenza dello strumento che lo rappresenta”. Pierre Boulez dirige l’Orchestra di Cleveland con Pierre-Laurent Aimard al pianoforte.