01/03 - 14.21
Due Quintetti, uno di Wolfgang Amadeus Mozart e l’altro di Luigi Boccherini, sono protagonisti di questo ascolto pomeridiano.
In apertura troviamo il Quintetto per pianoforte e fiati in mi bemolle maggiore K. 452 di Mozart nell’esecuzione dell’ensemble Les Vents Français. François Leleux all’oboe, Paul Meyer al clarinetto, Radovan Vlatkovic al corno, Gilbert Audin al fagotto ed Eric Le Sage al pianoforte. Scritta nel 1784 per i concerti quaresimali di quell’anno, questa pagina presenta un’impostazione concertante nel rapporto tra il pianoforte e gli strumenti a fiato. Per Bernhard Paumgartner “rimane ancor oggi il più nobile esempio di musica da camera per strumenti a fiato. Beethoven lo tenne evidentemente a modello, componendo il suo Quintetto op. 16; ma non lo superò”.
A seguire il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 29 n. 5 G. 317 di Luigi Boccherini con Sigiswald Kuijken e Alda Stuurop ai violini, Lucy van Dael alla viola e Wieland Kuijken e Anner Bylsma ai violoncelli. Autore di circa 14o quintetti, Boccherini continuò a prediligere questa formazione anche negli anni in cui il quartetto si affermava come formazione trainante della nuova musica da camera.