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Il grande violoncellista russo naturalizzato statunitense Gregor Piatigorsky suona due concerti in la minore di Schumann e Saint-Saëns.
Robert Schumann scrisse il Concerto in la minore per violoncello e orchestra op. 129 nel 1850 in sei giorni e completò l’orchestrazione in otto giorni. A testimonianza di quanto il compositore tenesse a questo lavoro, la moglie Clara ricorda che ne corresse la partitura qualche anno più tardi, già minato dai disturbi mentali che lo avrebbero portato alla pazzia. Il violoncello ha un ruolo di assoluto protagonista rispetto a un’orchestra dalle sonorità delicatamente malinconiche. Lo ascoltiamo nell’esecuzione della London Philharmonic Orchestra diretta da John Barbirolli.
Ventidue anni dopo Camille Saint-Saëns scriveva il Concerto n. 1 in la minore per violoncello e orchestra op. 33. Sviluppata in un unico grande movimento sinfonico articolato in tre sezioni, la partitura rispetta i canoni della forma da concerto richiamando la struttura del Concerto per violoncello di Schumann. Si succedono, così, un primo tempo in forma-sonata, un secondo costituito da un minuetto con trio, un terzo in forma Lied tripartita. Lo esegue l’RCA Victor Symphony Orchestra diretta da Fritz Reiner.