Peter Maag dirige due Sinfonie di Mozart con l’Orchestra di Padova e del Veneto, di cui è stato direttore stabile dal 1983 fino alla morte nel 2001. Si tratta della Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore K. 319 e della Sinfonia n. 34 in do maggiore K. 338. Proprio grazie al repertorio mozartiano il direttore d’orchestra – nato a St Gallen, in Svizzera, nel 1919 – si è costruito una fama internazionale come interprete tra i più accreditati della sua epoca.

Figlio di un teologo di fama e di una violinista, Peter Maag studiò teologia e filosofia con Karl Barth dedicandosi parallelamente alla formazione musicale. Allievo del pianista e compositore Czeslaw Marek, frequentò corsi di perfezionamento tenuti da Alfred Cortot, ma presto rivelò interesse per la direzione d’orchestra. A diciannove anni fu assistente di Arturo Toscanini al Festival di Luzern. Ma sarebbe stato Wilhelm Furtwängler a consigliargli la scelta del podio. Il successo arrivò, sempre sotto il segno di Mozart, nel 1959 con Die Zauberflöte al Covent Garden. Poi, tra il 1962 e il 1964, Maag abbandonò l’attività artistica per studi filosofici e religiosi. I due anni di assenza dalle scene furono segnati dall’esperienza spirituale tra i monaci ortodossi del Monte Athos e poi da quella vissuta in India, in un monastero buddhista. L’attività artistica riprese nel 1964 come direttore stabile alla Volksoper di Vienna. Da allora in poi, Maag ha lavorato con tutti i maggiori teatri d’opera del mondo.