06/02 - 18.40
Parte oggi il nuovo ciclo intitolato Pensieri urbani. Dialoghi sulle filosofie e sulle città, a cura di Veronica Cavedagna e Verbena Giambastiani. Ognuna delle sei puntate in calendario si articola in due parti. Ecco di cosa si parlerà in questa prima puntata.
Prima parte
Elena Francescon ci parla di Filosofia in pratica, un corso di perfezionamento universitario che ha l’obiettivo di promuovere la riflessività e il pensiero critico all’interno dei gruppi e delle comunità. Vengono proposte diverse metodologie che, genericamente, definiamo pratiche filosofiche, e che vanno dalla philosophy for community al dialogo socratico passando dal debate. Metodologie che condividono l’idea di fondo di una filosofia intesa come stile di vita, come postura (interrogante) e non come mera disciplina. Per questo il corso si chiama Filosofia in pratica. E per questo mettiamo la dimensione filosofica in dialogo con altri ambiti: quello del lavoro, dell’arte e del teatro, della poesia…
Seconda parte
Il filosofo in città: Martin Heidegger
Relatore: Adriano Fabris
Luogo: Meßkirch
Martin Heidegger ebbe sempre molta riluttanza a lasciare i suoi luoghi prediletti della Foresta Nera. Nacque a Meßkirch, visse per lo più a Freiburg e trascorse buona parte delle sue vacanze a Todnauberg, in una baita in mezzo ai boschi. Non fu dunque un filosofo di città. Anzi, quando gli fu proposto, agli inizi degli anni Trenta, di andare a insegnare a Berlino, rifiutò, scrivendo un testo significativamente intitolato Perché restiamo in provincia. Analizziamo dunque i perché di questa scelta, il rapporto di Heidegger con la cultura del suo tempo, l’intreccio di pensiero e ruralità, evidente in tante metafore da lui usate. E cerchiamo di capire che cosa rifiutava della città.