16/10 - 22.05
Rendiamo omaggio a Renata Tebaldi, il soprano dalla voce di velluto, con un’antologia che mette in luce la sua straordinaria duttilità interpretativa.
L’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Alberto Erede la accompagna nei primi sette brani:
“Selva opaca” da Guglielmo Tell di Gioachino Rossini;
“Ah! il suo nome… Flammen perdonami” da Lodoletta di Pietro Mascagni;
“Io son l’umile ancella” e “Poveri fiori” da Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea;
“Ne mai dunque avrò pace” da La Wally di Alfredo Catalani;
“Per amor di Gesù” e “Grazie sorelle” da Cecilia di Licinio Refice.
A seguire “La mamma morta” da Andrea Chénier di Umberto Giordano con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da Arturo Basile.
È poi la volta di tre arie di Giacomo Puccini di nuovo con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia:
“Mi chiamano Mimì” da La Bohème diretta da Alberto Erede;
“Un bel di vedremo” da Madama Butterfly diretta da Tullio Serafin;
“In quelle trine morbide” da Manon Lescaut diretta da Francesco Molinari-Pradelli.
E non potevano mancare due brani dal repertorio verdiano:
“Ave Maria” da Otello con i Wiener Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan;
“Ritorna vincitor!” da Aida con la New Philharmonia Orchestra diretta da Richard Bonynge.
Ancora un brano pucciniano – “Quando m’en vo” da La bohème – prima di chiudere con Granada di Augustin Lara sempre con Richard Bonynge alla guida della New Philharmonia Orchestra.