Ascoltiamo tre esempi di musica d’oggi firmati dai britannici Brian Ferneyhough e Jonathan Harvey e dal tedesco York Höller.

In apertura l’Ensemble Intercontemporain diretto da Pierre Boulez esegue Funérailles – Version I che Brian Ferneyhough ha scritto nel 1977. Qui il compositore, generalmente associato al movimento della “Nuova Complessità” esce da un turbolento espressionismo affine allo stile del suo maestro, Klaus Huber.
A seguire Stanley Haynes esegue Mortuos Plango, Vivos Voco che Jonathan Harvey ha realizzato nel 1980 all’Ircam di Parigi. Il tema della morte, già presente in Funérailles viene qui declinato secondo le forme dello spettralismo attraverso suoni concreti computerizzati.
Infine ritroviamo l’Ensemble Intercontemporain, stavolta diretto da Peter Eötvös, in Arcus, scritto da York Höller nel 1978 per 17 strumenti e nastro magnetico. Il brano si misura con quello che l’autore ha definito “uno dei compiti musicali essenziali di oggi: regolare il problema della connessione tra i suoni naturali e i suoni elettronici”.