Musica da camera: Beethoven, Arensky e Dvorak

02/07 - 15.40

Oggi pomeriggio vi proponiamo un excursus dedicato alla musica da camera dalla fine del Settecento alla fine dell’Ottocento.
Tra il 1793 e il 1795 il giovane Ludwig van Beethoven compone il Trio per pianoforte violino violoncello in mi bemolle op. 1 n. 1. Questa pagina, che apre il catalogo beethoveniano, si articola in quattro tempi: Allegro – Adagio cantabile – Scherzo. Allegro assai – Finale. Presto. L’ascoltiamo nell’esecuzione di Jacob Lateiner al pianoforte, Jascha Heifetz al violino e Gregor Piatigorsky al violoncello.
Il russo Anton Arensky scrive il suo Trio n. 1 per pianoforte violino e violoncello in sol maggiore op. 32 nel 1894. Anche in questo caso la partitura si divide in quattro movimenti: Allegro moderato – Scherzo (Allegro molto) – Elegia (Adagio) – Finale (Allegro non troppo). Accanto a Jascha Heifetz al violino e Gregor Piatigorsky al violoncello troviamo stavolta Leonard Pennario al pianoforte.
Qualche anno prima, nel 1887, Antonín Dvorak compone il Quintetto per pianoforte e archi in la maggiore, op. 81. I quattro movimenti sono: Allegro, ma non tanto – Dumka-Andante con moto – Scherzo-Furiant: Molto vivace – Allegro. Lo eseguono Jacob Lateiner al pianoforte, Jascha Heifetz e Israel Baker ai violini, Joseph de Pasquale alla viola e Gregor Piatigorsky al violoncello.

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