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Ascoltiamo due pagine – per la precisione due Divertimenti – di Luigi Dallapiccola, istriano di nascita ma formatosi a Firenze.
In apertura troviamo il Divertimento in quattro esercizi per soprano e cinque strumenti nell’esecuzione dell’Ensemble Recherche con il soprano Sarah Leonhard. Con questa composizione scritta nel 1934 su commissione dalla società di musica da camera Le Carillon di Ginevra, Dallapiccola compiva il suo “primo passo sulla strada dell’indipendenza”. Che il suo primo lavoro solo strumentale fosse definito “in quattro esercizi” ne sottolinea il carattere sperimentale. La partitura si basa su quattro brevi canzoni su testi popolareschi del Trecento con un’Introduzione e tre danze: Arietta, Bourrée e Siciliana.
A seguire Tartiniana Seconda, Divertimento per violino e orchestra con Marco Rizzi al violino e il Dallapiccola Ensemble diretto da Luigi Suvini. A proposito delle sue composizioni ispirate a Tartini, Dallapiccola scriveva: “Il mio fraterno amico, il violinista Sandro Materassi, mi aveva portato da Padova numerosissime fotocopie di manoscritti di Giuseppe Tartini; studiai questo materiale e così ebbero vita due lavori che intitolai Tartiniana. In generale i temi del grande violinista istriano sono esposti senza modificazioni; lievi modificazioni intervengono qualora queste siano necessarie alla costruzione di canoni”. Nata nel 1955-’56 per violino e pianoforte, la Tartiniana seconda fu poi anche strumentata per orchestra da camera. Si tratta dell’ultima opera tonale prima dell’adozione della dodecafonia.