Stamani vi proponiamo tre esempi di metamorfosi in musica firmati da Leopold Godowsky, Richard Strauss e Benjamin Britten.
La nostra breve antologia si apre con le Metamorfosi sinfoniche su temi dalla Fledermaus di Johann Strauss jr. scritte da Leopold Godowsky tra il 1905 e il 1912. Il compositore lituano è noto soprattutto per le parafrasi di pezzi per pianoforte di altri compositori caratterizzate da dispositivi contrappuntistici e armonie cromatiche. Esegue il pianista Nelson Freire.
A seguire troviamo Metamorfosi, studio per 23 archi solisti scritto da Richard Strauss tra il 1944 e il 1945. Come tutte le ultime opere di questo musicista, anche Metamorfosi è dominato dal contrappunto, dalla sviluppo di piccole cellule melodiche e da un raffinato citazionismo. Ascoltiamo questa pagina in bilico tra dolore e speranza nell’esecuzione dei Berliner Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan.
In chiusura Roy Carter esegue le Sei Metamorfosi da Ovidio per oboe solo op. 49 scritte da Benjamin Britten nel 1951. I brani che compongono la suite si intitolano: Pan, senza misura; Fetonte, vivace ritmico; Niobe, andante; Bacco, allegro pesante; Narciso, lento, piacevole; Aretusa, largamente.