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Mariss Jansons dirige Ludwig van Beethoven con la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, che ha guidato dal 2002 al 2015 e di cui è stato direttore emerito fino alla morte nel 2019. Nato a Riga nel 1943, il direttore lettone affronta qui due capolavori del grande compositore tedesco: l’Ouverture di Egmont e la Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67.
Il conte di Egmont (1522-1568) si distinse negli eserciti di Carlo V tanto da essere nominato governatore e comandante generale delle Fiandre e dell’Arlois. Nel 1787 Goethe ne fece un errore della lotta per la libertà nella sua tragedia. Nel 1809 Joseph Marti von Luchsenstein, direttore dell’Hofburgtheater di Vienna, chiese a Beethoven di scrivere le musiche di scena per una messinscena del dramma. La partitura comprende un’Ouverture, quattro intermezzi, due Lieder per soprano e orchestra, due scene recitate con accompagnamento strumentale e una Sinfonia di vittoria. Goethe trovò la musica aderente alla sua poetica.
La Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67 fu composta tra il 1804 e il 1808 attraverso un sofferto percorso creativo. La prima esecuzione, sotto la direzione dello stesso Beethoven, avvenne il 22 dicembre 1808 nel teatro An der Wien. Anche qui troviamo la lotta per la libertà, in questo caso da un destino tirannico, al centro della composizione. Nell’emergere di tensioni contrastanti, accensioni violente si alternano a momenti lirici in un’implacabile progressione verso l’apoteosi finale.