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La trentenne pianista georgiana Mariam Batsashvili interpreta due pagine di Franz Liszt: Bénédiction de Dieu dans la solitude e Sei Consolations S. 172.
Bénédiction de Dieu dans la solitude è la terza delle dieci Harmonies poétiques et religieuses S. 173 composte nel 1834. A ispirarle è un pensiero di Alphonso de Lamartine scritto nella prima pagina della partitura: “Ci sono anime meditative che la solitudine e la contemplazione elevano verso il senso dell’infinito, cioè verso la religione. I loro pensieri diventano una preghiera e la loro vita è un inno silenzioso alla speranza e al divino. Queste anime cercano nel creato i segni della presenza di Dio: potessi anch’io trovarne qualcuno! Ci sono dei cuori stroncati dal dolore che si rifugiano lontano dal mondo, in solitudine, per piangere e pregare e incontrarsi con la Poesia. Esprimiamo con le parole e con i canti la nostra tensione verso l’alto”.
Scritte tra il 1849 e il 1850 le Sei Consolations S. 172 prendono il titolo dall’omonima raccolta di poesie del francese Joseph Delorme, pseudonimo di Charles Sainte-Beuve, pubblicata nel 1830. Il riferimento musicale sembrano essere invece le Romanze senza parole di Mendelssohn.