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L’ensemble belga Oxalys esegue Das Lied von der Erde di Gustav Mahler nella trascrizione ipotizzata da Arnold Schönberg intorno al 1920 e realizzata dal musicologo Rainer Riehn nei primi anni ’80. Cantano il mezzosoprano Margriet van Reisen e il tenore André Post.
L’umana estraneità al ciclo di morte e rinascita della natura è al centro di questa composizione che sfugge alle classificazioni. Qui Mahler intreccia, infatti, in un tessuto musicale di straordinaria complessità due generi: il Lied e la Sinfonia. L’innovazione creativa si manifesta in una forma inedita, irriducibile a ciascuno dei due generi. Si tratta dell’apertura a un nuovo inizio che l’autore non poté percorrere. Scritta alla fine dell’itinerario creativo del compositore, ne costituisce una sorta di testamento filosofico. Das Lied von der Erde fu eseguito postumo il 20 novembre 1911 a Monaco di Baviera, per ricordare Mahler a sei mesi dalla morte.