11/04 - 23.01
Dopo essere stato ammesso nell’ambito della musica colta grazie a Mozart e Beethoven, con Schubert il Lied diventa, da bozzetto di matrice popolare, un raffinato strumento d’introspezione e un’esercizio di equilibrio tra musica e parola. Con Schumann il ciclo di Lieder si stacca definitivamente dalla raccolta di belle canzoni per tracciare un percorso interiore scandito da tappe intimamente legate le une alle altre come stazioni di un viaggio esistenziale. Il Liederkreis op. 39, composto nel 1840 su testi di Joseph von Eichendorff, è un esempio ideale di questa evoluzione. Il ciclo, composto da dodici Lieder, è intessuto di rimandi interni in una struttura quasi perfettamente simmetrica tra la prima e la seconda parte. Melodia e accompagnamento si intrecciano in un rapporto complesso e articolato in cui la musica non illustra mai il teso, piuttosto lo illumina, svelandone significati nascosti.
L’edizione che vi proponiamo è quella che vede protagonisti il baritono Christian Gerhaher e il pianista Gerold Huber.
Liederkreis op. 39
In der Fremde
Intermezzo
Waldesgesprach
Die Stille
Mondnacht
Schöne Fremde
Auf einer Burg
In der Fremde II
Wehmut
Zwielicht
Im Walde
Frühlingsnacht