Le mélodies di Francis Poulenc

11/10 - 22.40

Francis Poulenc ha avuto rapporti di profonda amicizia e collaborazione con alcuni poeti, in particolare con Guillaume Apollinaire. È celebre la frase del 1945: “Si l’on mettait sur ma tombe: Ci-gît Francis Poulenc, le musicien d’Apollinaire et d’Eluard, il me semble que ce serait mon plus beau titre de gloire”. I frutti di queste collaborazioni sono melodie vocali da camera, che costituiscono non solo il capitolo più ampio nel catalogo di Poulenc ma anche una delle testimonianze più alte della sua arte compositiva. Le si potrebbe definire lo specchio fedele della sua personalità multiforme, tanto ricca di contrasti e contraddizioni da spingere lui stesso a definirsi “Poulenc-Janus”. Così le mélodies presentano una pirotecnica varietà stilistica che non impedisce il riconoscimento, in ogni frammento, della cifra stilistica del suo autore.

Nella selezione che trasmettiamo in seconda serata troviamo dunque tre mélodies su testi di Apollinaire: Voyage à Paris, Montparnasse e La Grenouillère nell’interpretazione del soprano Jessye Norman accompagnata al pianoforte da Dalton Baldwin. A seguire le Airs chantés su testi di Jean Moréas con il soprano Mady Mesplé e Gabriel  Tacchino al pianoforte. È poi lavolta di un ciclo di poesie di Paul Eluard – Tel jour telle nuit – cantato dal baritono Pierre Bernac con lo stesso Poulenc al pianoforte. In chiusura ritroviamo Jessye Norman e Dalton Baldwin ne Les chemins de l’amour su testo di Jean Anouilh. 

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