19/12 - 10.40
Stamani rendiamo omaggio all’arte di Victor De Sabata ascoltandolo dirigere pagine di Giuseppe Verdi, Richard Strauss e Maurice Ravel. In ogni brano troviamo De Sabata sul podio di un’orchestra diversa. L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia esegue la Sinfonia de I vespri siciliani di Verdi. Sono invece i Berliner Philharmoniker a eseguire Morte e trasfigurazione, poema sinfonico op. 24 di Richard Strauss. Infine i Wiener Philharmoniker ci fanno ascoltare La valse, poema coreografico di Maurice Ravel in una registrazione storica effettuata a Salisburgo il 1 agosto 1953.
Nato a Trieste il 10 aprile 1892, Victor De Sabata è stato un bambino prodigio: diresse il suo primo concerto a undici anni. Al Conservatorio di Milano (1900-1910) studiò contemporaneamente violino, violoncello, pianoforte e arpa. Il suo nome compare per la prima volta in cartellone alla Scala nel 1912, non come direttore d’orchestra ma come compositore. Toscanini lo invita a dirigere alla Scala nel 1922. Dal 1929 De Sabata subentra alla direzione musicale del teatro milanese, dove rimane per più di trent’anni. È morto l’11 dicembre del 1967 a Santa Margherita Ligure dopo una lunga malattia che l’aveva tenuto lontano dal podio negli ultimi quindici anni di vita.