Celebriamo l’arte di David Oistrakh lasciandoci guidare dal suo violino in una carrellata che parte dal Settecento per arrivare al Novecento. Tra i più grandi interpreti del ventesimo secolo, Oistrakh si è imposto per la maestria tecnica, la naturalezza e il virtuosismo. Lo ascoltiamo passare da un secolo all’altro con una versatilità straordinaria.
In apertura troviamo il Concerto per violino e orchestra n. 1 in si bemolle maggiore K 207 di Mozart con l’Orchestre des Concerts Lamoureux diretta da Bernard Haitink in una registrazione del 1963. Passiamo poi a tre pagine di musica da camera eseguite insieme al pianista Vladimir Yampolsky in una registrazione del 1956. La prima è la Mazurka in sol maggiore op. 26 di Aleksander Zarzicki. A seguire il Clair de lune dalla Suite bergamasque di Claude Debussy nella trascrizione per violino e pianoforte di Francis Poulenc. In chiusura Jota dalle Sette Canzoni popolari spagnole di Manuel de Falla.