08/04 - 23.00
Scritta nel 1962, la Sinfonia n. 13 in si bemolle minore op. 113 “Babi Yar” causò a Dimitri Šostakovič diversi rimproveri. Il regime sovietico non gradì l’uso delle cinque poesie di Evgenij Evtusenko che scandiscono i cinque movimenti della partitura: Adagio, “Babi Yar” – Allegretto, “Humour” – Adagio, “Nel negozio” – Largo, “Paure” – Allegretto, “Una carriera”. E in particolare non gradì che nella prima venisse rievocato il massacro da parte dell’esercito nazista di decine di migliaia di ebrei ucraini nella gola montana di Babi Yar, massacro mai commemorato dal regime sovietico. Altrettanto poco graditi erano i temi delle altre poesie: il senso dell’umorismo che sopravvive a censure e persecuzioni; la pazienza delle donne in coda per comprare il cibo; la paura delle delazioni sotto Stalin; i compromessi necessari per fare carriera.
La prima esecuzione della Sinfonia n. 13 ebbe luogo nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca il 18 dicembre 1962 sotto la direzione di Kirill Kondrashin. Le autorità disertarono la serata ma il pubblico applaudì a lungo sia Šostakovič sia Evtusenko. Questa sera ascoltiamo “Babi Yar” nell’esecuzione dello Slovak Philharmonic Chorus e della Czecho-Slovak Radio Symphony Orchestra diretti da Ladislav Slovák. La voce solista è del basso Peter Mikulaš.