31/05 - 18.40
La quattordicesima puntata del ciclo La musica per pianoforte di Prokof’ev – I gesti da ascoltare, i suoni da vedere, a cura di Claudio Proietti, si concentra sull’opera 82. Due anni dopo il suo rientro in patria, i problemi della vita sovietica sono ormai evidenti nella sfera artistica e pubblica di Prokof’ev ma anche nella quotidianità. Da essi nasceranno dissapori sempre più forti con la moglie Lina che portarono a una separazione traumatica e dolorosa. Ma la vita in Urss offriva anche opportunità straordinarie, che un artista curioso e pronto a sperimentare come lui non si fece scappare. È proprio nel 1938, infatti, che la strada di Prokof’ev incrocia quella del regista cinematografico Sergej Michajlovič Ejzenštejn. Da quest’incontro nasceranno capolavori filmici e musicali come Aleksandr Nevskij e Ivan il terribile. Ed è sempre in questo periodo che torna a comporre una Sonata per pianoforte a distanza di sedici anni dalla Quinta. Anzi, progetta e inizia a lavorare a ben tre sonate contemporaneamente: la Sesta, la Settima e l’Ottava. Saranno i tre grandi monumenti pianistici del compositore, divenuti poi caposaldi del repertorio strumentale novecentesco in tutto il mondo. Ne fecero esecuzioni memorabili Richter e Gilels. E alle mani del primo ci affideremo anche in questa occasione per il racconto e l’ascolto della Sesta.