14/03 - 10.40
Stamani vi proponiamo un’antologia dedicata alla musica di Piotr Ilijč Čajkovskij con quattro pagine eseguite da tre orchestre londinesi.
In apertura troviamo il Capriccio italiano, op. 45 nell’esecuzione della New Symphony Orchestra of London diretta da Alexander Gibson. Čajkovskij lo compose tra Roma e San Pietroburgo il 27 maggio ispirandosi a musiche popolari italiane dopo avere assistito ai festeggiamenti per il carnevale romano.
A seguire l’Andante cantabile dal Quartetto n. 1 in re maggiore eseguito dalla London Philharmonic Orchestra diretta da Massimo Freccia. Si tratta di una delle pagine più celebri del compositore russo, che la trascrisse per orchestra tra il 1886 e il 1888. Stavolta l’ispirazione proviene dalla musico polare russa, in particolare dalla canzone Vanja siede sul divano e fuma la pipa, che Čajkovskij aveva ascoltato in Ucraina.
È poi la volta del Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 con Itzhak Perlman al violino e la London Symphony Orchestra diretta da Alfred Wallenstein. Scritto nel 1878, questo concerto fu l’ultima composizione di rilievo prima di una lunga crisi creativa. All’allontanamento dagli schemi formali canonici si aggiunge una debordante fantasia melodica di chiara matrice slava.
Ed è con la Marcia Slava, nell’esecuzione della London Philharmonic Orchestra diretta da Massimo Freccia, che chiudiamo la nostra antologia. Composta nel 1876 in seguito a un massacro compiuto dai Turchi nei Balcani, fu commissionata dalla Società Musicale Russa per un concerto a beneficio della Croce Rossa e accolta con entusiasmo patriottico.