La musica da camera di Gabriel Fauré è la protagonista di questo ascolto con un Quartetto e un Trio eseguiti da interpreti d’eccezione.
In apertura troviamo il giovanile Quartetto in do minore n. 1 op. 15, scritto fra il 1876 e il 1879, eseguito per la prima volta a Parigi, alla Salle Pleyel, con l’autore al pianoforte, nel 1880. Ma Fauré tornò in seguito sulla partitura, dandone una versione definitiva solo nel 1883. Suggestioni wagneriane si infiltrano nel modello classico identificabile in Brahms. A eseguirlo ci sono Leonid Kogan al violino, Rudolf Barshai alla viola, Mstislav Rostropovich al violoncello ed Emil Gilels al pianoforte.
A seguire il Trio per violino, violoncello e pianoforte in re minore op. 120 nell’esecuzione di Augustin Dumay al violino, Frédéric Lodéon al violoncello e Jean Philippe Collard al pianoforte. Composto tra il 1922 e il 1923, negli ultimi anni di vita del compositore, il Trio è dedicato a madame Maurice Rouvier. La classicità dell’iniziale Allegro ma non troppo cede il passo a un più acceso cromatismo nell’Andantino per poi sfociare nella fresca vivacità dell’Allegro vivo finale.