15/09 - 14.25
Nel 1829, il giovane Hector Berlioz concorre per la terza volta al Prix de Rome con La mort de Cléopatre, scena lirica per soprano e orchestra. Come il compositore racconta nei suoi Mémoirs, tutti, dai colleghi ai commissari, lo davano per favorito. Ma davanti a una partitura tanto innovativa, la commissione rimase talmente in contropiede da non assegnare il premio. La mort de Cléopatre è divisa in tre parti, tre arie di Cleopatra: Ah! Qu’ils sont loin ces jours, Lento cantabile – Grands Pharaons, nobles Lagides, Méditation, Largo misterioso – Du destin qui m’accable, Allegro assai agitato. La Méditation è la pagina più riuscita, anche a giudizio dell’autore, che due anni dopo la bocciatura, ne riadoperò una parte per un coro del Lélio. La ascoltiamo nell’esecuzione della London Symphony Orchestra diretta da Alexander Gibson. A dare la voce alla regina morente è il mezzosoprano Janet Baker.