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Nel 1908 il principe Alberto I di Monaco commissionò a Camille Saint-Saëns la composizione delle musiche di scena per La foi (La fede), testo teatrale di Eugène Brieux che debuttò a Monaco il 10 aprile 1909. La pièce, ambientata nell’Alto Egitto durante il Medio Regno, fornì a Saint-Saëns l’occasione per testare le melodie che aveva raccolto durante i suoi numerosi soggiorni in Egitto. Una settimana prima del debutto scrisse a Fauré: “Ho usato scale egiziane (…); gli estremi si incontrano e l’antico e il moderno si abbracciano”. Dalla partitura, attraversata da svolte armoniche sospese tra inquietudine e incantesimo, Saint-Saëns estrasse i tre quadri sinfonici che ascoltiamo nell’esecuzione dell’Orchestre du Capitole de Toulouse diretta da Michel Sasson.
Ricordato soprattutto per l’opera Samson et Dalila, per il poema sinfonico Danza Macabra e per Il carnevale degli animali, Camille Saint-Saëns, ha scritto molto altro attraversando generi diversi. Bambino prodigio – la sua prima composizione risale a quando non aveva ancora compiuto quattro anni – e dotato dell’orecchio assoluto, Saint-Saëns fu un intellettuale dai molti interessi. Tra questi la geologia e la matematica ma anche le scienze occulte.